Dal controllo sui prezzi dell’energia sino all’innalzamento della soglia ISEE per il bonus energia, il governo cerca di mettere un’altra pezza al rincaro energetico iniziato nel 2021.
La crisi energetica ha spinto i governi ad agire sul comparto energetico, per salvare imprese e cittadini, già dalla seconda metà del 2021. Quest’ultima settimana, con il prolungarsi della guerra in Ucraina e l’aggravarsi della situazione economica internazionale, il governo italiano è dovuto intervenire per fermare l’impennata dei prezzi dei carburanti, per fronteggiare la crisi umanitaria in atto, ma anche mettere alcuni paletti per contrastare speculazioni sui prezzi dell’energia e consentire a famiglie e imprese di fronteggiare l’aumento del costo della vita dovuto alla corsa inarrestabile dei prezzi per il consumatore finale di gas, petrolio ed energia elettrica.
Le novità per il bonus energia
Dal 1° aprile sino al 31 dicembre 2022 il bonus per luce e gas, o bonus bollette, cioè il rimborso della spesa sostenuta direttamente nella bolletta, vedrà la sua soglia ISEE salire sino a 12.000 euro di reddito lordo annuo. Sino a marzo 2022 infatti la norma prevedeva un riaccredito di parte degli importi pagati, rivolto solo agli utenti domestici, a chi avesse un reddito non superiore a 8265 euro annui e sino a 2 figli a carico. L’importo resta maggiore per chi avesse tre o più figli a carico, per i quali il reddito non deve essere superiore ai 20.000 euro annui.
Dal 1° gennaio 2021 i cittadini che hanno diritto al bonus bollette per disagio economico non dovranno più presentare la domanda in comune, nei CAF o online. Basterà semplicemente presentare la dichiarazione ISEE (si può fare anche online) e l’INPS comunicherà i dati ricevuti al Sistema Informativo Integrato (SII) gestito da Acquirente Unico, attraverso il quale il bonus verrà attribuito in automatico.
Il controllo dei prezzi e il contributo di solidarietà
Per quanto riguarda l’andamento dei prezzi e le presunti speculazioni avvenute nelle ultime settimane, il governo dispone un potenziamento delle attività di sorveglianza sui prezzi, istituendo un’apposita unità di missione con personale specifico per le attività istruttorie e di analisi, valutazione ed elaborazione dei dati relativi agli aumenti nel mercato. Il Garante, inoltre, potrà approfondire a propria discrezione le variazioni di prezzo, richiedendo alle imprese dati, notizie ed elementi specifici sulle motivazioni che hanno portato agli eventuali aumenti.
Alla voce “Trasparenza e monitoraggio nel mercato del gas naturale” in particolare, si sottolinea come il governo porrà maggior attenzione ai rapporti tra acquirenti per il mercato nazionale e fornitori esteri per evitare speculazioni di ogni tipo. Ecco il testo del comunicato stampa del consiglio dei ministri:
I titolari dei contratti di approvvigionamento di gas per il mercato italiano saranno tenuti a trasmettere al Ministero della transizione ecologica e all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) i contratti già sottoscritti o da sottoscrivere. Le informazioni tramesse saranno trattate nel rispetto delle esigenze di riservatezza dei dati commercialmente sensibili.
Si applicherà, inoltre, per tutto il 2022, una tassa del 10% (contributo solidaristico straordinario) sui profitti extra delle aziende della filiera energetica, con esclusione delle società che gestiscono piattaforme per lo scambio. La tassa dovrà essere versata a giugno da tutti gli attori del settori di approvvigionamento e vendita del settore energia: produttori e importatori di gas e petrolio, fornitori di gas metano ed energia elettrica, venditori finali di prodotti petroliferi. Il contributo si calcolerà sull’incremento del saldo per le operazioni tra il periodo 1 ottobre 2021-30 marzo 2022 e 1 ottobre 2020 e 31 marzo 2021, tassa che le società non potranno trasferire sui prezzi al consumatore finale.
Rateizzazione delle bollette per le imprese
Infine un’altra novità. Dopo la norma che ha introdotto la rateizzazione delle bollette per i clienti domestici di energia elettrica e gas naturale, anche le imprese potranno dilazionare il pagamento delle bollette e cercare di sopravvivere al caro energia. Le imprese con sede in Italia, intestatarie di utenze di energia elettrica o di gas naturale, possono richiedere ai propri fornitori la rateizzazione degli importi dovuti per i consumi energetici dei mesi di maggio e giugno 2022, per un massimo di 24 rate mensili.