Energia rinnovabile, una scelta necessaria: ecco le offerte del Mercato Libero in Italia

Il passaggio all’energia rinnovabile è ormai un’azione necessaria per il futuro del pianeta. Ecco quali sono le fonti sostenibili e cosa offre il Mercato dell’energia in Italia

Con l’uscita del primo volume dell’ultimo rapporto dell’IPCC (Intergovernamental Panel on Climate Change), l’istituto della Nazioni Unite che si occupa verificare gli studi esistenti sul cambiamento climatico indotto dall’uomo, il problema dell’energia rinnovabile è diventato quanto mai centrale per tutte le politiche di adattamento presenti e future.

L’abbattimento delle emissioni da fonti fossili, e allo stesso tempo la necessità di aumentare la quantità di energia erogata ogni giorno, hanno portato tante compagnie a cambiare pian piano la loro identità e diventare giganti della produzione e della distribuzione dell’energia elettrica.

Quali sono le fonti di energia rinnovabile

Le energie rinnovabili sono tutte le forme di energia elettrica ottenuta da fonti non fossili e stabilmente disponibili in natura: irraggiamento solare, vento, energia cinetica dell’acqua, calore sotterraneo e, da certi punti di vista, la biomassa prodotta dalle specie vegetali. Quest’ultima è considerata rinnovabile solo in parte, per via della piccola quantità di energia con cui può contribuire alla domanda generale, e comunque non sostenibile per via della quantità di CO2 (che costituisce in buona parte le biomasse) che viene rilasciata nell’aria con la combustione.

Seguendo il report 2020 di Terna, l’azienda italiana che si occupa della trasmissione e del dispacciamento dell’energia elettrica sulla rete ad alta tensione nazionale, le principali fonti di energia rinnovabile attive al momento in Italia sono l’idroelettrico, il fotovoltaico e l’eolico. Seguono la combustione di bioenergie e, in piccole percentuali, il geotermico.

Qual è stato il consumo di energia elettrica in Italia nel 2020?

Sempre seguendo le statistiche pubblicate da Terna annualmente, nel 2020 la produzione di energia elettrica in Italia è stata di 280.531 GWh lordi, circa 12.000 GWh in meno rispetto al totale del 2019 (293.853,2 GWh). Sicuramente ha inciso il lungo periodo di lockdown dovuto alle disposizioni sulla pandemia da COVID-19, che ha visto la chiusura di tante attività e una richiesta più bassa di energia elettrica di circa il 7%.

Ecco alcuni numeri sul consumo di energia elettrica in Italia riportati da Terna:

  • 187.332,7 GWh di energia termoelettrica (il 66% del totale, in particolare 133.682,8 GWh prodotti dalla combustione di metano);
  • 47.551,8 GWh di energia idroelettrica (l’85% circa prodotto nell’Italia settentrionale);
  • 18.761,6 GWh di energia da impianti fotovoltaici;
  • 24.941,5 GWh di energia eolica;
  • 6.026,1 GWh di energia geotermica;
  • 19.633,8 GWh di energia prodotta con la combustione di bioenergie (rifiuti urbani biodegradabili, oli vegetali di scarto, biogas da rifiuti e deiezioni animali o prodotti di scarto).

(Fonte: Rapporto Terna Produzione 2020)

Di fronte a questi dati è evidente come ancora sia lunga la strada da fare per raggiungere una decarbonizzazione completa o almeno efficiente, tanto più che il tempo a disposizione è, nella migliore delle ipotesi, qualche decennio.

Come può il singolo utente dell’energia agire di fronte a questo? Un modo utile può essere quello di far pesare la propria opinione come consumatore, scegliendo compagnie che offrono energia rinnovabile certificata, che in Italia sono sempre di più.

fonti di energia rinnovabile

Chi produce energia rinnovabile in Italia?

Negli ultimi anni tantissimi fornitori di energia elettrica hanno iniziato a proporre ai propri clienti del Mercato Libero dei contratti di fornitura luce sostenibili al 100%. Il panorama è davvero molto vario: si va dalle piccole compagnie nazionali come la Toscana Volty, o Green Network, alle compagnie più grosse a livello nazionale come Edison, A2A o ACEA, sino ad arrivare ai giganti dell’energia come Enel Energia o Eni, ma anche compagnie straniere come Iberdrola (insieme ad Enel uno dei più grandi produttori di energia rinnovabile al mondo, secondo Bloomberg).

Le offerte di energia elettrica rinnovabile, l’autoproduzione e la Garanzia d’Origine

Per trovare un’offerta che sia buona per l’ambiente ma anche per le proprie tasche bisogna pensare a tre fattori principali:

  • Il costo dell’energia al kWh, che influisce sul 60% del costo della bolletta;
  • La Garanzia di Origine (GdO), ovvero la certificazione che l’energia elettrica che consumo sia in qualche modo legata alla produzione da fonti rinnovabili, direttamente o indirettamente;
  • La possibilità di accedere a offerte per l’installazione di un impianto fotovoltaico con accumulo per l’autoproduzione dell’energia elettrica.

Il basso costo dell’energia è una possibilità offerta spesso da tante compagnie che hanno fatto della sostenibilità la propria bandiera, ma il prezzo solitamente è valido per circa 12 mesi, dopo i quali il prezzo cambia e può salire vertiginosamente. La GdO è una certificazione elettronica rilasciata e garantita dal GSE, il Gestore Servizi Energetici italiano, che attesta la reale origine rinnovabile delle fonti usate dagli impianti di produzione qualificati.

Le offerte per l’installazione di impianti di autoproduzione dell’energia elettrica con pannello fotovoltaico sono numerose, sia per l’utilizzo domestico o condominiale, sia per l’utilizzo aziendale. Tante compagnie hanno sviluppato dei servizi di consulenza, progettazione e installazione di impianti solari fotovoltaici chiavi in mano, permettendo all’utente finale di non preoccuparsi di capire tutte le complessità tecniche e poter utilizzare il proprio impianto in maniera sicura.