Prezzo dell’energia alle stelle: nel 2022 la bolletta sarà ancora più pesante?

Non c’è pace per i consumatori e le imprese neanche nel nuovo anno. È ormai ufficiale, infatti, che il costo dell’energia elettrica e del gas naturale salirà ancora, almeno nel primo trimestre del 2022 spinto dal rincaro del costo della materia prima (il metano su tutti) e dalla difficoltà ad attivare nuovi impianti di generazione elettrica non termica. L’Autorità di regolazione dell’energia (ARERA) ha infatti reso noto il prezzo dell’energia per tutti gli utenti in sistema di Tutela, comunicando un aumento del 55% delle tariffe luce e del 41,8% delle tariffe per il gas metano in base al costo della materia prima sul mercato.

costo materia energia all'interno della bolletta energia elettrica 2022 di un consumatore domestico ARERA
Composizione del costo della bolletta per un utente domestico medio, calcolato per una famiglia con 3 kW di potenza impegnata e 2700 kWh di consumo annuo. Fonte ARERA .

Nel mercato di riferimento europeo per il gas naturale (TTF), infatti, i costi sono schizzati alle stelle nell’ultimo anno con un incremento del 500% da gennaio a dicembre, portando ad un aumento del costo dell’energia elettrica graduale ma consistente già da quest’estate, con un aumento durante l’anno del 400% circa.

Nell’ultimo anno è aumentato anche il costo della CO2. All’interno del costo dell’energia va infatti calcolata sempre anche la tassa sulle emissioni climalteranti che a livello europeo si applica a tutti i carburanti di origine fossile (carbone, petrolio e derivati, metano). Quest’anno il costo è passato dai 33 € per tonnellata di gennaio ai 79 € per tonnellata di CO2 dell’ultimo mese del 2021.

Questa crisi naturalmente non riguarda solo l’Italia, ma coinvolge bene o male tutta Europa, che ha visto la riduzione delle proprie scorte di gas a livelli storicamente bassi. Le cause come sappiamo sono da ricercare sia nelle fonti di approvvigionamento – la Russia è il principale fornitore di gas metano in Europa, ma è anche il principale nemico dell’Unione, e per questo le tensioni e ritorsioni da una parte e dall’altra del nuovo limes orientale non aiutano l’aumento delle forniture –, sia nella carenza o inadeguatezza delle fonti alternative ai combustibili fossili.

I nuovi impianti rinnovabili non sono decollati, con tante aste andate quasi deserte e difficoltà di reperimento delle materie prime che ha incrinato anche la capacità di costruzione di nuovi impianti eolici e solari. Diversi impianti europei, come l’eolico nei mari del Nord, quest’estate hanno avuto grosse difficoltà di produzione a causa della mancanza della materia prima: il vento. La necessità di energia è stata tanta che i paesi del Nord hanno dovuto attingere alle loro scorte a piene mani, diminuendo la possibilità di vendita al resto dei paesi europei. In Italia, diversi impianti a carbone, alcuni dei quali in procinto di essere smantellati per essere convertiti a gas, sono stati riavviati su richiesta di Terna proprio per la necessità di aumentare la produzione.

A contribuire a questa “tempesta energetica perfetta”, l’azienda francese Électricité de France (EDF) che gestisce diversi impianti nucleari ha imposto lo stop a quattro reattori per manutenzione, diminuendo così la possibilità di fornitura dell’energia elettrica della Francia, da cui solitamente l’Italia si rifornisce per completare le sue esigenze energetiche quotidiane.

Insomma l’aumento in bolletta per le famiglie italiane on è una notizia improvvisa, e in effetti questi aumenti vengono da lontano. Se guardiamo i dati sul sito dell’autorità per l’energia, la composizione percentuale del prezzo dell’energia elettrica per un consumatore domestico tipo ha subito un cambiamento sì drammatico, ma non imprevedibile. Ecco l’evoluzione per trimestre tra il 2019 e il 2021:

come cambia il costo dell'energia elettrica in bolletta ARERA 2019 2021
Condizioni economiche di fornitura per una famiglia con 3 kW di potenza impegnata e 2700 kWh di consumo annuo. Fonte ARERA

Lo scoppio dell’epidemia di COVID all’inizio del 2020 ha impattato seriamente sui consumi energetici, con l’attivazione di numerosi lockdown in tutto il mondo, e ha permesso al governo italiano e all’ARERA di agire sul prezzo finale per salvaguardare i cittadini e le imprese. Tuttavia, l’inizio delle misure straordinarie a sostegno dei consumatori disposte a ottobre 2021 non sembra terminare al 31 dicembre.

L’ARERA ha infatti confermato il potenziamento del bonus sociale per luce e gas, le misure di azzeramento degli oneri di sistema per l’energia elettrica e la riduzione a 1 euro per il gas naturale, grazie agli ulteriori 3,8 miliardi di euro stanziati dal Governo con la Legge Bilancio 2022. Vedremo la fine di questa impennata nel costo dell’energia? Secondo il presidente dell’ARERA Besseghini la situazione sarebbe assolutamente eccezionale, e invita i cittadini che non sono in difficoltà economica a pagare in tempo le bollette per non arrecare danni alle casse dello Stato.