Se l’energia elettrica che hai bisogno di consumare ogni giorno ti fa scattare il contatore, allora hai bisogno di un aumento di potenza. Aumentare la potenza del proprio contatore vuol dire infatti avere più energia elettrica a disposizione e poter quindi accendere più elettrodomestici tutti insieme. I costi cambiano, sia per le offerte luce sia per il prezzo finale in bolletta, ma aumentando la corrente in entrata potrai avere una casa completamente elettrica e dire addio al gas.

Aumento di potenza contatore elettrico

Cos’è la potenza del contatore elettrico

Il contatore elettrico è una macchina che conta quanta energia elettrica consumiamo in ogni momento, consumo su cui verrà poi calcolata la nostra bolletta luce. Ma l’altra funzione del contatore è quella di segnare l’inizio dalla rete gestita dal distributore locale e la rete elettrica di casa nostra e di cui siamo responsabili noi. Questa macchina ha un potenza impegnata impostata dal distributore in base alle richieste dell’utente, è cioè tarata per segnalare quanti kW vengono consumati in un istante, e staccarsi se questo consumo viene superato per evitare sprechi e danni.

Il contatore di un’utenza domestica è solitamente impostato su circa 3 kW di potenza impegnata. Questo permette di tenere insieme solitamente gli elettrodomestici principali senza rimanere senza corrente: frigorifero, televisione, una lavatrice a basse temperature e il forno sono già abbastanza per portare il contatore a “saltare” o staccare la corrente. Quando c’è di mezzo lo scaldabagno o un asciugacapelli, o un’asciugatrice, poi, il rischio è sempre più alto, e per questo motivo molti utenti luce richiedono l’aumento di potenza del contatore, e poter utilizzare più elettrodomestici insieme.

Non è certo un modo per risparmiare sulla bolletta elettrica, perché i costi medi di una bolletta per un contatore impostato sopra i 3kW sono più alti, ma visti i prezzi del gas in aumento e la probabilità che non scendano molto presto, passare ad uno scaldabagno elettrico, magari con un certo risparmio energetico, e delle pompe di calore, può essere un modo per eliminare del tutto il gas dalla casa e riversare una parte di ciò che si pagava di gas sulla bolletta elettrica.

Quanto costa aumentare la potenza del contatore?

Per i clienti domestici l’aumento di potenza del contatore elettrico costa 55,66 euro per ogni kW di potenza messo a disposizione e se il nuovo livello di potenza disponibile non è superiore a 6 kW. In più si dovrà pagare un onere amministrativo del fornitore di 23,00 euro, come stabilito dalle tabelle ARERA. Fino a dicembre 2023, per i clienti domestici, non è invece previsto il pagamento dell’onere amministrativo del distributore.

Quanto costa aumentare la potenza di un contatore non domestico?

Per tutte le utenze non domestiche, che siano negozi, uffici o altre attività, l’aumento di potenza del contatore luce costa 70,41 euro per ogni kW di potenza messo a disposizione.
A questo si aggiungono gli oneri amministrativi del fornitore (23,00 euro) e l’importo unitario dei contributi in quota fissa a copertura di oneri amministrativi del distributore (25,81 euro).

Quanto costa aumentare la potenza del contatore da 3 kW a 6 kW?

Questa è la domanda più comune che ogni cliente luce con un’utenza domestica si fa. Aumentare la potenza del contatore da 3 kW a 6 kW costa oggi 166,98 euro (55,66 euro x 3kW aggiuntivi), più gli oneri amministrativi


Maggiori informazioni sull’Atlante per il Consumatore dell’ARERA

TESTO INTEGRATO DELLE CONDIZIONI ECONOMICHE PER L’EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI CONNESSIONE (TIC) (2020-2023)