Il costo energia elettrica al kWh non è uguale per tutti, ma cambia in base al mercato di riferimento (libero o tutelato), alla fascia oraria in cui l’energia viene utilizzata, e al fornitore dell’offerta luce. A seconda del posizionamento di questi fattori il costo, calcolato in €/ kWh, può variare in maniera significativa. Vediamo come.
Sommario
Il costo dell’energia elettrica al kWh sulla bolletta
Il prezzo al kWh nel mercato dell’energia, in questi ultimi mesi, è alle stelle. Nonostante gli interventi del governo e delle autorità europee, le bollette continuano ad aumentare di mese in mese portando tante famiglie a limitare le spese su altri fronti. Gli interventi del governo si sono infatti concentrati sulla diminuzione o l’azzeramento di varie voci in bolletta (oneri di sistema o IVA), ma il prezzo della materia energia è al di fuori dalla piena disponibilità dell’azione governativa e inizia a costituire una percentuale sempre maggiore nella composizione della bolletta.

Attualmente il costo della bolletta è composto per poco più dell’80% dal solo costo della materia prima, calcolato come costo dell’energia elettrica al kWh. Questo vale tanto per il cosiddetto Mercato Tutelato, in cui il prezzo base dell’energia è stabilito dall’Autorità per l’Energia (ARERA) ogni 3 mesi, quanto per il cosiddetto Mercato Libero, dove cioè il prezzo dell’energia viene stabilito a piena discrezione del fornitore che acquista e rivende l’energia elettrica all’utente finale.
Cos'è un kW e cos'è un kWh?
C’è ovviamente differenza tra il kW e il kWh. Il chilowatt (kW) è l’unità di misura della potenza elettrica, mentre il chilowattora (kWh) è l’unità di misura dell’energia elettrica consumata in un’ora. Lo standard di calcolo del consumo dell’energia elettrica in bolletta è quindi calcolato in kWh, così come la potenza impegnata del contatore, ed è espresso in euro al chilowattora (€/kWh).
Costo del kWh in bolletta: la diversa fatturazione dei consumi
Il costo dell’energia elettrica varia a seconda delle offerte anche da parte dello stesso fornitore. Questo dipende sia dall’offerta specifica, ma anche dalla modalità di fatturazione scelta dal cliente. Con la fatturazione monoraria il costo luce calcolato in €/kWh sarà uguale in ogni momento della giornata, e in ogni giorno dell’anno a seconda di quanto stabilito dal contratto sottoscritto. Solitamente il prezzo offerto dal fornitore è bloccato per almeno 12 mesi, mettendo così il cliente al riparo dalle oscillazioni del mercato durante tutto l’anno. Tuttavia è possibile trovare offerte luce ad uso domestico oppure offerte energia elettrica dedicata ai clienti aziendali con un prezzo del kWh bloccato anche 24 mesi, cioè 2 anni.
Se però si è un cliente domestico all’interno del Sistema a Maggior Tutela, la propria tariffazione sarà a fasce orarie. Questo significa che il costo base della materia energia in bolletta varia a seconda dell’ora e del giorno della settimana. La tariffazione è bioraria e prevede una fascia F1 e una seconda fascia F23; quindi una fascia oraria con un costo per kWh valido nei giorni feriali e nelle ore di maggior consumo sulla rete elettrica nazionale, e una seconda fascia per il tempo rimanente.
Questo è diverso da altre offerte del Mercato Libero dove, oltre alla fatturazione monoraria, è possibile usufruire di una tariffazione sino a 3 fasce orarie. Vediamo quali
Quali sono le fasce orarie (F1 F2 F3)?
F1: dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 19.00, esclusi i festivi
F2: dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.00 alle ore 8.00 e dalle ore 19.00 alle ore 23.00, sabato dalle ore 7.00 alle ore 23.00, esclusi i festivi
F3: dal lunedì al sabato, dalle ore 23.00 alle ore 7.00 e la domenica e i festivi tutta la giornata