Con il surriscaldamento del fronte ucraino crescono le preoccupazioni per l’approvvigionamento energetico europeo, e ancor di più per quello italiano. Il caro bollette è infatti lontano dall’esser risolto proprio per via della difficoltà ad acquisire la materia prima (il gas naturale) che il nostro paese utilizza per oltre la metà della produzione dell’energia elettrica distribuita sulla rete nazionale.
A2A, multiutility lombarda partecipata al 50% dai comuni di Milano e Brescia, punta allora ad accelerare sulla transizione verde e va avanti nel progetto di rinnovo aziendale con la francese Ardian. Dopo l’accordo d’intesa siglato a giugno 2021, A2A investe ora 452 milioni di euro sull’acquisizione di nuovi impianti di produzione eolica e solare in Italia e in Spagna per circa mezzo gigawatt di energia elettrica da fonti rinnovabili. Gli impianti eolici acquisiti da Ardian si trovano in Sardegna, Puglia, Campania e in Catalogna; gli impianti fotovoltaici sono invece situati in Puglia, Lazio e in Andalusia.

Per quanto riguarda i parchi eolici, le partecipazioni di Ardian acquisite dall’azienda lombarda con un investimento di circa 265 milioni di euro riguardano le aziende 3New&Partners, Daunia Calvello e Daunia Serracapriola, società che compongono un portafoglio di parchi eolici in Italia con una potenza complessiva di 335 MW.
Sul fronte del fotovoltaico, invece, le due aziende hanno siglato un secondo accordo vincolante per l’acquisizione di 4New, portafoglio energetico parte di un fondo gestito da Ardian e composto da impianti eolici e fotovoltaici, per un totale di 157 MW e 187 milioni di euro. Gli impianti della 4New hanno circa 117 MW localizzati in Italia e altri 40 MW in Spagna.
“Con questi impianti A2A consolida la posizione di secondo operatore nelle rinnovabili e la presenza sul territorio nazionale, incrementando le proprie attività in Sardegna, Puglia, Lazio e Campania” commenta Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A. “L’accordo odierno e le operazioni concluse negli ultimi 12 mesi ci consentono di anticipare di due anni gli obiettivi di incremento nella generazione di energia green previsti dal nostro Piano Industriale” e “costituisce un primo step di sviluppo di impianti rinnovabili in altri Paesi europei”.
Come sottolinea ancora Mazzoncini “per affrancarsi dalla dipendenza estera nell’approvvigionamento del gas occorre accelerare il potenziamento delle rinnovabili, un fattore chiave per la transizione ecologica. Il nostro obiettivo è continuare ad investire in questo settore e contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese”.
Se da una parte la partnership futura con Ardian, che deterrà il 45% delle quote, suscita forti perplessità in alcuni parlamentari che temono l’ennesima svendita di asset nazionali all’estero (Igor Iezzi della Lega, a giugno, ha presentato un’interrogazione parlamentare a tal proposito), dall’altra è evidente l’impegno dell’azienda per rafforzarsi come produttore in Italia e in Europa e come importante attore nazionale nella transizione energetica.
Tra le attività della multiutility c’è infatti anche la mobilità elettrica di A2A, che dal 2010 ha sviluppato una rete di ricarica per veicoli elettrici e che oggi conta circa 850 punti di ricarica distribuiti tra le aree di Milano, Bergamo, Brescia, Cremona, Monfalcone e della Valtellina accessibili grazie alla app A2A E-moving.
Questo gennaio A2A ha firmato con Enel un accordo di interoperabilità tra le due reti di ricarica. In futuro, quindi, sia gli utenti con la app JuicePass di Enel, sia quelli con la app A2A E-moving, potranno accedere all’intera rete delle due società, circa 15mila punti di ricarica su tutto il territorio nazionale.
“L’interoperabilità delle reti di ricarica è infatti un fattore chiave per supportare concretamente la diffusione dell’e-mobility” commenta Fabio Pressi, amministratore delegato di A2A E-Mobility “in questo modo il sistema garantisce maggiore flessibilità e copertura sul territorio, rendendo fruibili le nostre colonnine a un maggior numero di utenti e potenziando i servizi offerti”.
L’accordo permetterà agli utenti A2A ed Enel di ricaricare la propria auto elettrica indistintamente presso le infrastrutture di ricarica pubbliche delle due aziende, che mettono a disposizione tra le migliori tecnologie di ricarica presenti sul mercato: caricatori Quick da 22 kW, Fast fino a 50 kW e High Power Charger (con potenza sino a 350kW) che consentono di ricaricare l’80% del veicolo elettrico in circa 20 minuti.