Il costo kWh dell’energia elettrica varia a seconda del mercato di riferimento dell’utente e delle fasce orarie di utilizzo.
Il prezzo dell’energia elettrica è espresso in € per kWh (euro per chilowattora). Nel Servizio a Maggior Tutela, il costo dei kWh dell’energia elettrica è stabilito ogni tre mesi dall’ARERA e attualmente si aggira intorno ai 3 centesimi di euro a kWh. Le quattro fasce stabilite dall’Autorità sono denominate F0 (tariffa monoraria), F1(solitamente la fascia giornaliera), F2 (notturna) e F3 (weekend e festivi). Solitamente F2 e F3 hanno lo stesso costo (attualmente poco al di sotto dei 3 cent/€), mentre solitamente la più cara è la fascia giornaliera F1 (attualmente poco sopra i 3 cent/€).
Cosa influenza il costo kWh dell’energia elettrica in Italia?
Il prezzo è variabile durante l’anno, e negli anni, per ciò che costa a livello nazionale avere a disposizione l’energia elettrica stessa. L’Italia, ad esempio, produce tantissima energia attraverso impianti termolettrici che bruciano gas naturale (il 67,2% del termoelettrico nel 2017). Quindi ogni oscillazione del prezzo del metano influenza il costo kWh dell’energia. Inoltre l’Italia è un importatore netto di corrente da altri paesi (tra i 2000 e i 5000 GWh annui), principalmente dalla Svizzera e dalla Francia. Grande parte dell’elettricità prodotta in questi paesi viene dal nucleare, e questo permette di mantenere abbastanza stabile il prezzo sul breve e medio periodo.
La variazione del prezzo all’ingrosso è segnalata dal PUN (Prezzo Unico Energia), il prezzo di riferimento sulla Borsa Elettrica Italiana o Mercato Elettrico.
Nel Mercato Libero il prezzo finale è stabilito dal fornitore, che potrà proporre degli sconti o delle agevolazioni a seconda del contratto o delle fasce orario di utilizzo. Il Portale Offerte gestito dall’ARERA permette di trovare le offerte più vantaggiose.